Una serie di interventi di Restauro e Risanamento Conservativo che miravano a conservare gli edifici e le loro funzionalità con un insieme sistematico di opere che rispettassero le peculiarità degli edifici stessi, con l’utilizzo di elementi compatibili sotto l’aspetto materico e cromatico del luogo e del tempo di costruzione originaria.

Tali opere si sono indirizzate principalmente al consolidamento, al ripristino e al rinnovo dei fabbricati, con l’eliminazione di parti estranee, risultanti da varianti succedute nel corso del tempo e non più compatibili con il nuovo utilizzo né con la storia stessa degli edifici.

La finalità è stata quella di rinnovare gli immobili con una visione globale, sempre nel rispetto dei suoi elementi essenziali “tipologici, formali e strutturali”, sia all’esterno che al suo interno, del manufatto preesistente.
L’obiettivo finale non è stato quello di conservare l’organismo così come è arrivato al giorno d’oggi, ma di riportarlo al momento storico in cui possa essere definito “compiuto”, intervenendo eventualmente anche con modifiche ingenti che però lascino inalterate la struttura e le volumetrie.

Restaurare significa rispettare i caratteri di autenticità delle opere e, qualora si renda necessaria la ricostituzione di parti mancanti, gli interventi non vengono dissimulati ma al contrario resi evidenti, anche col ricorso a materiali diversi.